Roberto Scarnecchia, dal calcio alla cucina, chef da 11 e lode
L'unico ex calciatore ad essere divenuto uno stimato ed estroso Chef.
Gioca consecutivamente in Serie A dal 1977 al 1985 con le maglie di Roma, Napoli, Pisa e Milan, per complessive 110 presenze e 4 reti in massima serie. Con i giallorossi si aggiudica due edizioni consecutive della Coppa Italia (1979-1980 e 1980-1981), disputando in entrambi i casi le finali che si chiudono con vittorie ai rigori ai danni del Torino. Chiude la carriera disputando due stagioni con il Barletta, la prima in C1 (ottenendo la promozione con 24 presenze e 5 reti) e la seconda in Serie B (33 presenze e 2 reti nella stagione 1987-1988).
Appese le scarpe al chiodo, negli anni 1990 è docente formatore. Iscritto a scienze e tecniche della comunicazione alla Bocconi, tiene corsi di formazione per i crediti formativi. Segue un master per insegnare alla Business School ad Harvard, specializzandosi alla "School education human development marketing and communication". Allo stesso tempo segue dei master per chef.
Si occupa anche di una ditta commerciale nel campo dell'abbigliamento. Nel 1999 è inoltre aiuto cuoco di un locale aperto dal padre alla Romanina, e l'anno dopo cura la parte ristorativa del primo Milan Point; gestisce con la famiglia, tra gli altri, il ristorante Marina Palace di Genova e il ristorante Undici a Roma di cui è anche lo chef. Nel 2009 pubblica il saggio d'economia L'uovo di Colombo.
Vince nel 2017 il Premio “Sette Colli”, riconoscimento riservato alle bandiere giallorosse.
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